TERAMO – Penalizzati dai lavori per i sottoservizi, che periodicamente riaprono ferite nel già disastrato fondo stradale, i commercianti di via Capuani sono costretti anche a pulirsi da soli la strada invasa da polvere e detriti del cantiere mobile. E’ dal 4 marzo scorso che la parallela di corso San Giorgio soffre interruzioni, scavi, colate di cemento e sanpietrini divelti per far spazio alle tubature della rete del gas: residenti e negozianti hanno fatto buon viso a cattiva sorte sperando che l’intervento fosse veloce e soprattutto pulito. E invece il cantiere (che già alle 7:15 di mattina mette in moto i macchinari che sfondano il muro dei decibel e fanno tremare i palazzi circostanti) lascia una scia di sabbia e detriti che invade i negozi e i locali ai pianterreni. Altro che salotto buono della città… Ecco allora che, sifoni e ramazze in mano, i commercianti, soprattutto quelli che di sera vogliono aprire i locali – come bar e ristoranti – si sono corciati le maniche e hanno ripulito laddove dovrebbero farlo gli operai del cantiere. Ma non è finita qui perchè il cantiere, che in un mese è arrivato all’incrocio di via Raneiro e deve ancora raggiungere l’intersezione con piazza Martiri, continuerà ad avanzare, lasciando dietro di sè una via con il fondo massacrato: metà in sanpietrini, metà con il cemento a ricoprire l’ampia traccia dello scavo per le tubazioni. Il ripristino del fondo originario – è prevista infatti una nuova posa in opera di sanpietrini, comporterà un altro lungo cantiere e un’altra sicura limitazione per tutti, pedoni, negozianti e residenti.
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